Un nuovo parco in riva al Po - un anno dopo

Sono tornata, un anno dopo, a riscoprire il parco in un'altra fredda giornata di dicembre ed ho constatato che pian piano sta crescendo, sono stati fatti un paio di interventi non risolutivi, ma per lo meno sintomo di buona volontà, per costruire qualcosa che non sia soltanto uno spreco di fondi e l'ennesimo parco giochi da schiamazzo.

E' stata lasciata una zona totalmente selvatica, dove prosperano i passeracei, che è stata in parte recintata, ed in parte confina con un fosso molto infrascato che sfocia più avanti nel Po, in modo da conservare il loro habitat intatto dissuadendo le intrusioni.

Sono stati installati alcuni pannelli che illustrano il comportamento da tenersi nel parco, purtroppo disattesi da molta gente, uno sicuramente messo in una posizione un po' infelice, proprio a ridosso della zona "protetta" anziché appena a lato della fontana, dove il transito sarebbe frequente, e dove l'avvicinarsi di eventuali lettori non darebbe disturbo alla fauna.

Le aperture del capanno sono state modificate, le ante bloccate e praticati fori e feritoie, più in linea con i propositi di osservazione.

La cronaca - Prima parte - L'incontro

Ieri mattina apro un occhio, apro l'altro... oooohhhhh... finalmente ben QUATTRO GIORNI, QUATTRO! da passare da nullafacente, ed apro le serrande solo quando ho già fatto tutte le mie abluzioni, ingollato la mia scodellona di caffelatte, e ciondolato un po' per casa con l'intensa espressione di un lombrico.

Mi rendo conto che dietro la collina sta spuntando il sole, un bel sole luminoso dopo una nottata gelida, che ha lasciato un bello strato di brina a coprire tutto quanto.

Di colpo mi prende la frenesia: brina, gelo, foto!
portafoglio documenti occhiali fazzolettodanaso macchinafotografica treppiedecavalletta zainetto scarponcini inginocchiatoio semininocciolinechenonsisamai guanti chiavidellamacchina chiavidicasa, via!

Arrivo a destinazione in pochi minuti, bello, aghetti di gelo ovunque, individuato staccionata brinata aperto treppiedinocavalletta montato macchinafotografica, ON!

ON?? ON???? NIENTE ON! macchina fotografica senza batteria, che nella fretta di uscire è rimasta a casa.

Torno a casa più veloce della luce, piglio batterie, TIR incastrato in uno dei due semafori che devo attraversare... mi rassegno a farmi un giro quasi senza brina, il gusto di star fuori c'è lo stesso, troverò pure qualche soggetto interessante!

Ritrovo la mia staccionata gelata ed un paio di panchine, ma non ho più tempo per scegliere le migliori inquadrature, la brina ormai è solo più dal lato ovest e si sta sciogliendo, per cui faccio qualche scatto per pura cocciutaggine

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Proseguo verso il laghetto, dove mi accoglie un bel volo di gabbiani

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Mi guardo intorno, e da est il riverbero quasi mi fa sfuggire lui, un airone bianco, così ben mimetizzato nella brina da essere quasi invisibile

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Io non vedevo lui, ma lui aveva ben visto me!

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Non si allontana però di molto, giusto quel tanto che basta per restare sufficientemente fuori tiro

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e riesco appena a fargli qualche scatto prima che mi dia un'ultimo sguardo scocciato e mi saluti con un paio di battiti delle sue grandi ali

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Introduzione
La cronaca - Seconda parte - Il risveglio del parco

Dicembre 2006